Quali sono i benefici dell’urbanistica verde?
Più della metà della popolazione mondiale vive nelle città - una cifra in rapida crescita. Queste ultime, per la maggior parte, non si sono adattate con successo ad accogliere tutti questi nuovi residenti. Espansione urbana incontrollata, inquinamento e scarsa mobilità sono solo alcune delle conseguenze. L’urbanistica verde si fa carico di queste sfide, promuovendo soluzioni che contrastino gli effetti negativi dello sviluppo urbano ed allo stesso tempo generino numerosi benefici, tra cui:
- Mitigare il cambiamento climatico. Aumentando le aree verdi nei centri urbani, l'urbanistica verde rafforza le capacità di assorbimento delle emissioni delle città, contribuendo a ridurre notevolmente le temperature urbane;
- Aiuta a promuovere il benessere e la buona salute. Creare spazi verdi nelle città aiuta a migliorare il benessere della comunità. La ricerca scientifica ha dimostrato che le persone che vivono vicino alle aree verdi sono fisicamente e socialmente più attive, più sane e più felici di quelle che non lo fanno;
- Riduzione dello stress, aiutando anche la salute delle persone. Adottando nuovi approcci al trasporto urbano - tra cui la promozione di alternative pubbliche, la mobilità elettrica, l'andare in bicicletta e a piedi - l'urbanistica verde aiuta a ridurre il rumore e l'inquinamento atmosferico, fattori chiave dello stress;
- Ridurre le emissioni dei trasporti. Incoraggiando lo sviluppo della produzione alimentare locale, l'urbanistica verde aiuta a ridurre la necessità di trasportare cibo su lunghe distanze, che solitamente genera quantità significative di emissioni di gas serra;
- Promuove l’inclusione sociale creando spazi di incontro, socializzazione e divertimento;
- Migliorando il valore immobiliare. Studi hanno dimostrato che il valore degli edifici e degli appartamenti situati vicino a spazi verdi è superiore a quello di quelli che non lo sono;
- Favorendo l’integrazione. L'urbanistica verde promuove spazi residenziali e commerciali con varia destinazione d’uso che riuniscono persone di diversa estrazione economica e professionale, il che aiuta a promuovere comunità vivaci.
- Riducendo gli scarti e promuovendo l’energia pulita. Con l’attenzione alla sostenibilità l’urbanistica verde promuove iniziative - come il riciclo - che riducono la produzione di rifiuti, favorendo allo stesso tempo l'efficienza energetica degli edifici (anche attraverso la riqualificazione del patrimonio esistente) e l'utilizzo - oltre che la produzione - di energia rinnovabile, portando a un'aria più pulita nelle città.
Quali sono i 15 principi dell’urbanistica verde?
Clima e contesto. Il primo principio si riferisce alla necessità di comprendere le condizioni climatiche e i vincoli unici di ogni sito, come l'orientamento, la direzione del vento prevalente e la topografia, per essere in grado, ad esempio, di orientare gli edifici in modo che ottengano la massima quantità di radiazione solare.
Energie rinnovabili per raggiungere le zero emissioni di CO₂. Le città sostenibili devono diventare autosufficienti in termini di produzione di energia e promuovere l'energia rinnovabile - come solare, eolica e biomasse - in sostituzione dei combustibili fossili. Inoltre, le città dovrebbero mirare a una distribuzione decentralizzata dell'energia in modo che gli utenti possano diventare anche produttori.
Città prive di scarti (Zero-Waste). Per essere veramente sostenibili, le città devono operare in modo circolare, a circuito chiuso, evitando la creazione di rifiuti, ad esempio promuovendo il riciclaggio e il compostaggio, e, quando ciò fallisce, trasformando i rifiuti in una risorsa.
Acqua. L'urbanistica verde richiede che le città operino in sistemi chiusi di gestione idrica urbana che garantiscano un'elevata qualità dell'acqua e bassi sprechi. Il consumo di acqua dovrebbe essere ridotto, mentre la gestione dell'acqua piovana ed i sistemi di drenaggio ottimizzati.
Paesaggi, giardini e biodiversità urbana. Le città sostenibili utilizzano paesaggi, giardini urbani e tetti per massimizzare la biodiversità locale. L'inverdimento dei tetti e degli spazi urbani aiuta a combattere l'aumento delle isole di calore urbane - aree in cui le temperature superano quelle delle aree circostanti - e gli spazi verdi, come i parchi, migliorano il benessere fisico e mentale dei residenti.
Trasporti sostenibili e buon spazio pubblico: città compatte e policentriche. Per essere sostenibile, una città deve ridurre la mobilità privata a favore del trasporto pubblico, nonché camminare, andare in bicicletta e altre attività fisiche benefiche per la salute. Il solo settore dei trasporti genera circa il 20% delle emissioni di gas serra.
Materiali locali e sostenibili con meno energia incorporata. Questo principio richiede la costruzione utilizzando materiali di provenienza locale e regionale con meno energia incorporata. L'obiettivo è accorciare la filiera per il settore edile e puntare su materiali a basso impatto ambientale e riciclati, oltre che sulla riduzione dei rifiuti.
Densità urbana e riqualificazione dei quartieri esistenti. L'urbanistica verde incoraggia l'ammodernamento di edifici e quartieri più vecchi al fine di mantenere le persone nei centri urbani e limitare gli sviluppi dei terreni edificabili, che sono distruttivi per la natura. Le strategie edilizie dovrebbero concentrarsi su un design compatto - sviluppandosi verticalmente piuttosto che orizzontalmente - e promuovendo l'efficienza energetica.
Edifici e quartieri verdi, utilizzando i principi della progettazione passiva. L’obiettivo è garantire l'applicazione della progettazione passiva nell'edilizia. Design passivo significa sfruttare la luce naturale, il calore ed i movimenti dell'aria per creare interni confortevoli, riducendo al minimo il consumo di energia per - ad esempio - illuminare, riscaldare e raffreddare gli edifici.
Vivibilità, comunità sane e programmi ad uso misto. L'urbanistica verde richiede la creazione di comunità vivaci, integrate e coese, realizzabili attraverso soluzioni come alloggi a prezzi accessibili e sviluppi ad uso misto, che creano le condizioni per una maggiore sostenibilità sociale e inclusione sociale, contribuendo a ripopolare i centri urbani.
Cibo locale e filiere corte. Le città sostenibili dovrebbero garantire terreni adeguati alla produzione alimentare locale, con particolare attenzione all'agricoltura ed alla coltivazione urbana, insieme alle iniziative "eat local” e "slow food". L'accorciamento delle catene di approvvigionamento alimentare riduce la necessità di logistica, riducendo le emissioni di CO₂ e sostanze inquinanti.
Patrimonio culturale, identità e senso del luogo. Al fine di sostenere la salute, la sicurezza e le attività dei propri residenti, le città devono sviluppare progetti generali che bilancino il patrimonio con la conservazione e lo sviluppo, incoraggiando al contempo un senso di carattere/identità e luogo unici.
Miglioramento dell’amministrazione urbana, della leadership e delle “best practice”. Per essere sostenibile, una città deve attivare e utilizzare reti e competenze che coinvolgano la comunità locale e le principali parti interessate. Il cambiamento dovrebbe essere armonioso ed il processo decisionale condiviso tra autorità e cittadini.
Istruzione, ricerca e conoscenza. Per essere sostenibili, le città devono investire nell'istruzione, così come nella formazione tecnica e nel miglioramento delle competenze per lavori verdi, e promuovere la progettazione sostenibile. Le scuole primarie e secondarie necessitano lo sviluppo di programmi per insegnare ai bambini comportamenti sostenibili.
Strategie per le città nei paesi in via di sviluppo. Per promuovere la sostenibilità nei Paesi in via di sviluppo occorrono strategie ad hoc per far fronte, ad esempio, alla rapida urbanizzazione ed alla riduzione della povertà, e per rispondere al bisogno di adeguate abitazioni a basso costo per contrastare la diffusione di accampamenti e baraccopoli urbane.
Come realizzare città sostenibili ed ecologiche?
Per realizzare città sostenibili e favorire un'urbanitica sostenibile, i responsabili politici e i progettisti urbani devono impegnarsi in una pianificazione urbana rispettosa dell'ambiente, basata sui 15 principi dell'urbanistica verde, compresa l'attuazione di un'economia circolare e promuovere trasporti pubblici a basse emissioni, biodiversità urbana ed energie rinnovabili. Ad esempio, nel 2022 la città più sostenibile del mondo - secondo il “Sustainable Cities Index” - è stata Oslo. L'Indice del 2022 – pubblicato da Arcadis, - ha tenuto in considerazione 100 città di 47 Paesi diversi. Secondo Arcadis, “per essere veramente sostenibili, le città devono guardare oltre lo sviluppo economico, alla salute del loro ambiente naturale ed alla qualità della vita delle persone che vi abitano. Senza un fiorente paesaggio urbano che metta il pianeta al primo posto fornendo opportunità inclusive ai suoi cittadini, nessuna città può proporre il successo a lungo termine e la sua prosperità non può, quindi, essere sostenuta”.
Seguendo questa logica, la capitale norvegese ha vinto il riconoscimento per:
- L'abbondanza di soluzioni di trasporto pubblico rispettose dell'ambiente
- I suoi numerosi spazi verdi
- Basso consumo energetico
- Aria pulita
Essendo tutti fattori cruciali per poter determinare quanto una città sia sostenibile.