L'immagine tradizionale di una centrale elettrica è quella di un complesso tentacolare con un gruppo di enormi torri di raffreddamento a forma di cono tronco, che incombono sul territorio circostante ed eruttano vapore bianco nocivo. Le centrali termiche alimentate a carbone o gas utilizzano il vapore ad alta temperatura per azionare le turbine, convertendo il calore in elettricità. Il vapore deve poi essere raffreddato con acqua fresca prima di essere riscaldato e riutilizzato. Il risultato è inefficiente, oltre che inquinante, perché viene consumata una risorsa limitata e per giunta si immette carbonio nell'atmosfera. Anche le centrali nucleari, che non emettono carbonio, utilizzano il vapore per azionare le turbine. Storicamente, l'
energia idroelettrica è stata ampiamente utilizzata come rinnovabile e attualmente detiene una quota di circa il 16% della capacità mondiale. La crescente
emergenza climatica e i suoi risultati sempre più visibili rendono sempre più attraenti le
modalità alternative di generare elettricità, anche note come
asset di generazione distribuita: sono rinnovabili, sostenibili e privi di emissioni e possono essere collegati tra loro come
sistemi di microgrid.