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Help: a powerful cry

HELP: un grido per gli oceani, illuminato da Enel X

La nuova installazione dell'artista Maria Cristina Finucci nel Foro Romano lancia un grido di allarme contro la plastica in mare

Si chiama Garbage Patch State ed è uno Stato virtuale, senza abitanti ma con un territorio immenso, formato dalle cinque maggiori isole di plastica dislocate negli oceani di tutto il pianeta. Il Garbage Patch State è considerato il secondo Stato più grande del mondo dopo la Russia, ha una bandiera e una sua rappresentante diplomatica. Nel 2013 è stato proclamato entità statale, in modo simbolico e volutamente provocatorio, per denunciare l’emergenza dell’inquinamento da plastica. La fondatrice dello “Stato” è l’artista italiana Maria Cristina Finucci, che da allora ne è anche sua ambasciatrice: le sue installazioni vogliono sensibilizzare l’opinione pubblica globale su uno dei maggiori problemi ambientali di oggi. Una missione che noi di Enel X condividiamo e vogliamo sostenere, forti della nostra esperienza nel valorizzare le opere d’arte.

HELP the Ocean

La creazione più recente dell’artista-attivista è l’opera “HELP the Ocean”, allestita in uno dei luoghi più famosi del mondo, il Foro Romano. L’installazione consiste di 76 gabbie di plastica cave (dalle dimensioni ciascuna di 1 metro per 1 metro per 2) disposte nell’area della Basilica Giulia in modo tale che, viste dall’alto, compongono le 4 lettere della parola HELP. La vista da lontano è dunque il primo messaggio, il più imponente.

 

Ma anche viste da vicino le gabbie sono portatrici di un altro messaggio, in questo caso non alfabetico ma visivo e di grande impatto estetico. Ogni gabbia infatti è rivestita su tutta la sua superficie da una rete riempita di milioni di tappi di plastica originariamente dispersi nell’ambiente e poi raccolti da migliaia di volontari appositamente per la realizzazione di quest’opera d’arte, riducendo di conseguenza l’inquinamento ambientale.

Le gabbie appaiono dunque come patchwork variopinti, simili nella forma ai basamenti delle antiche costruzioni romane circostanti ma in forte contrasto dal punto di vista cromatico: un contrasto che non può non suscitare una forte reazione emotiva da parte degli spettatori.

 

L’opera è stata inaugurata lo scorso 8 giugno, in occasione del World Oceans Day: una data doppiamente simbolica, dato che quest’anno il tema della giornata mondiale è stato appunto il contrasto all’inquinamento da plastica. Una sorta di ricorrenza nazionale per il Garbage Patch State, insomma.

Enel X e il progetto dell'artista

Le gabbie dunque parlano ai visitatori da lontano e da vicino. C’è però un terzo livello, quello interno. Questo è il terreno di Enel X, che dentro ogni gabbia ha collocato i dispositivi per l’illuminazione artistica dell’intera installazione: una luce che viene così dall’interno dell’opera stessa. Di giorno quindi il nostro intervento è invisibile, ma dopo il tramonto la nostra luce accende la parola HELP e rende ancora più d’effetto le sue grandi lettere luminose nel buio dei Fori, ancora più accorato l’appello per la salute degli oceani nel silenzio dell’indifferenza. Come ha sottolineato durante la conferenza stampa inaugurale Francesco Venturini, Amministratore Delegato di Enel X, per l’occasione abbiamo fatto tesoro della nostra grande esperienza in materia di illuminazione artistica, adattandola però alle esigenze specifiche del contesto particolare.
Abbiamo perciò optato per apparecchi con una grande ampiezza del fascio luminoso ma con dimensioni e peso contenuti. All’interno di ogni gabbia abbiamo installato due LED da 42 W a 3000 gradi Kelvin, ricoperti da un filtro LEE 150 Orange; i fasci di luce, puntati verso il basso, vengono riflessi verso l’alto da pannelli di Forex bianco posti alla base. Gli alimentatori delle lampade sono collocati a loro volta all’interno delle gabbie, in modo da eliminare del tutto l’impatto visivo delle nostre apparecchiature. Il risultato è esplosivo: “un grido luminoso”, come l’ha definito Alfonsina Russo, direttrice del Parco archeologico del Colosseo (che comprende anche i Fori).

Un passo in più contro la plastica in mare

L’anima artistica, l’efficienza energetica e l’innovazione sono per Venturini i principi a cui ci siamo ispirati per questo allestimento e per tutti gli altri – più di 1300 in totale – che Enel X ha realizzato in oltre 20 anni di esperienza di illuminazione artistica.

 

Uno dei più recenti e spettacolari, come ha ricordato ancora Venturini, è stato quello della basilica di Santa Maria Maggiore, sempre a Roma, ma gli esempi spaziano dall’Alcázar di Siviglia alla Torre di Pisa, dall’area archeologica di Pompei a strutture più recenti come l’avveniristico Ponte Cittadella ad Alessandria, progettato dall’architetto americano Richard Meier.

Architectural Lighting

Illuminazione architetturale

Un modo sostenibile di conservare il patrimonio cittadino

 

Ma stavolta abbiamo fatto anche un passo in più. L’8 giugno, per il vernissage dell’installazione, il Parco archeologico del Colosseo ha organizzato un Blue Carpet con la presenza della sindaca di Roma Virginia Raggi, del CEO di Enel Francesco Starace e di esponenti del mondo dello spettacolo, dello sport e della cultura che si sono prestati a dare il loro sostegno all’iniziativa. Durante questo evento abbiamo allestito uno spettacolo innovativo: sulla facciata del Palazzo Senatorio in piazza del Campidoglio è stato proiettato un video con la genesi dell’installazione HELP e la sua vista notturna ripresa dall’alto grazie a un drone. Il proiettore e il computer per la gestione digitale, nascosti al pubblico e protetti dagli agenti atmosferici (in particolare il vento), hanno garantito, a una notevole distanza dalla superficie di proiezione, una risoluzione 4K oltre a luminosità e contrasto elevati.

 

Tutto per diffondere ancora di più il grido luminoso e il suo messaggio di sostenibilità.