Le cosiddette
batterie di seconda vita sono quelle che hanno raggiunto la fine della loro vita “automobilistica” ma hanno ancora una capacità residua di circa il 70-80%. Ciò significa che possono essere utilizzate in applicazioni stazionarie, in combinazione con la generazione di energia rinnovabile, come eolica e solare, e/o per fornire servizi alla rete elettrica. Allungare la vita delle batterie significa
ridurre la loro impronta di carbonio e
aumentare la quantità di energia rinnovabile in rete. Inoltre rende più economici i veicoli elettrici, perché converte i costi di smaltimento dei rifiuti in valore residuo.