L’ostacolo è la Range Anxiety
La mobilità elettrica mondiale spiegata attraverso il numero dei punti di ricarica. Quando si parla di e-Mobility, sono proprio le cifre riguardanti le stazioni di e-charging a fare la differenza. Perché nel paradigma del trasporto sostenibile c’è soltanto un verbo ancora difficile da declinare, ed è quello che descrive lo spazio di tempo tra una ricarica e l’altra. Infatti, se sulle carrozzerie dei veicoli elettrici c’è ancora un neo, è proprio quello che in gergo tecnico viene definito “range anxiety”. Negli Stati Uniti, il rischio di non avere sufficiente autonomia tra un intervallo di ricarica e l’altro risulta essere ancora una preoccupazione legittima, nonostante il costante upgrade delle batterie, sempre più capienti e performanti.
Il programma Electrify America per stimolare la e-Mobility negli USA
Secondo le stime di Navigant Research, piattaforma di analisi dedicata al mercato mondiale delle tecnologie pulite, le e-car americane saranno 8,5 milioni entro il 2020. Un numero che ci si augura di raggiungere e superare anche grazie al programma Electrify America che, concentrato su 17 aree metropolitane di alta rilevanza tra cui Boston, Houston, Miami e New York, si prefigge di stimolare maggiori installazioni di charging points in luoghi topici come scuole, parcheggi, campus aziendali e residenziali.
Imparare da Enel X
Mentre molti di questi programmi statunitensi sono ancora in fase di sviluppo, Enel ha già installato almeno 5.000 stazioni di ricarica in Argentina, Cile, Colombia, Grecia, Italia, Romania e Spagna, come sottolinea l’articolo di GreenBiz - network online a stelle e strisce nato per raccontare il crocevia tra business, tecnologia e sostenibilità rappresentato dalla Green Economy – che dedica un lungo articolo alla mobilità elettrica di Enel X e delle tre utility californiane che gestiscono i 12.000 punti di ricarica in America, la San Diego Gas & Electric, la Southern California Edison e la Pacific Gas & Electric.
Enel X in California
Nel racconto della testata di settore, le scelte che il nostro Gruppo ha operato nel campo delle ricariche EV con l’acquisizione della start-up californiana eMotorWerks, vengono definite “una scommessa sostanziale”. Nello specifico, l’impresa del nuovo acquisto del nostro Gruppo si chiama JuiceBox ed è un innovativo tool che permette di programmare le ricariche di una stazione in specifici momenti in cui il carico di energia rinnovabile risulta maggiore.
Ma partendo dalla Silicon Valley, ground zero della e-Mobility americana, GreenBiz continua a parlare della mobilità sostenibile di Enel X nel nostro Paese d’origine, descrivendo gli sforzi che il Gruppo sta investendo nella costruzione, sempre più fitta, di una capillare rete di infrastrutture di ricarica per le auto elettriche. Ma come si può incentivare l’interesse dei cittadini verso la cultura elettrica?
Ricarica facile per aiutare a diffondere i veicoli elettrici
Alberto Piglia - Responsabile e-Mobility di Enel X - nell’intervista rilasciata al sito dedicato al business sostenibile, si è soffermato su uno dei punti di forza che il Gruppo sta perseguendo grazie alla partnership con Conad, colosso tra le catene di supermercati italiani. L’accordo prevede l’installazione di 300 colonnine elettriche nei parcheggi dei market con il famoso marchio a margherita entro la fine del 2018.
Altra questione è la binaria valenza della diffusione delle auto elettriche: non solo un tangibile gesto di responsabilità ambientale ed efficientamento dei consumi, ma anche un nuovo bacino di servizi e di conseguenti profitti. Con questi presupposti e con il nostro impegno l’auto elettrica diventerà, non solo la scelta migliore, ma anche la più fruibile.