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Italy and e-mobility, a new era is dawning

L’Italia e la e-Mobility, l’alba di una nuova era

Enel e The European House – Ambrosetti presentano un approfondito e-mobility report al Cernobbio Forum

Pubblicato il: 09 OTTOBRE, 2017

Un enorme potenziale

L'e-Mobility Revolution è qui e ora e sta arrivando anche in Italia. Il potenziale del settore della mobilità elettrica nel Belpaese è altissimo: considerando il solo mercato degli autoveicoli elettrici e di tutta la filiera (mezzi di trasporto, infrastrutture di ricarica elettrica, servizi ICT, riciclo e seconda vita delle batterie), si può stimare un fatturato potenziale fra i 24 e i 100 miliardi di euro entro il 2025 e fra i 68 e i 303 miliardi di euro entro il 2030. È lo scenario delineato nel report e-Mobility Revolution, realizzato da The European House-Ambrosetti in collaborazione con la Global Business Line e-Solutions di Enel, presentato il 3 settembre, nella giornata di chiusura del Forum di Cernobbio, il meeting internazionale al quale, dal 1975, nella cornice di Villa d'Este sul lago di Como, si danno appuntamento capi di stato, istituzioni e grandi imprese per discutere i trend dell'economia mondiale.
Electric Mobility

Mobilità Elettrica

Alla guida della trasformazione globale che cambia il modo di muoversi

Secondo lo studio, infatti, forte del suo tessuto manifatturiero, l’Italia può continuare a eccellere, come già oggi nell'industria dell’auto tradizionale, nei settori delle componentistica, della carrozzeria e degli interni, e ampliare il raggio d'azione a nuovi ambiti, come i sistemi di ricarica e di rete elettrica, per un valore complessivo di 180 miliardi di euro entro il 2030.

Energia rinnovabile

La diffusione delle auto elettriche, ha poi aggiunto Venturini, ha un forte valore in termini di sostenibilità, sia perché contribuisce a ridurre le emissioni di gas serra nei trasporti, sia perché sostiene la penetrazione delle energie rinnovabili in Italia. “L’auto elettrica, in quanto batteria mobile, è l’anello di giunzione ideale fra la produzione di rinnovabili e le nuove forme di mobilità”, ha spiegato il Direttore Enel X.
I nuovi sistemi di backup e stoccaggio, infatti, fanno dell'auto elettrica una "batteria mobile a quattro ruote", in grado non solo di accumulare ma anche di rilasciare energia attraverso la tecnologia V2G (Vehicle-to-Grid) sviluppata da Enel. Si realizza così un percorso circolare, che consente da un lato di bilanciare la produzione green e dall'altro di rendere più capillare la vendita di elettricità.

Forte crescita

Le tendenze globali del mercato della mobilità elettrica non lasciano margine di dubbio sulle sue potenzialità: la percentuale di auto elettriche è aumentata del 94% in dieci anni e le immatricolazioni del 72%. Nel 2016 sono stati messi su strada 2 milioni di veicoli elettrici e ibridi elettrici plug , di cui 9.820 nel Belpaese (+60% rispetto all’anno precedente). In Italia, Paese in Europa con il più alto tasso di motorizzazione pro capite e tra gli ultimi nell'e-mobility, il numero di veicoli elettrici è cresciuto a un tasso medio annuo composto del 41% tra il 2005 e il 2016, registrando un picco del 96% nei primi mesi del 2017. Dati che confermano il potenziale del settore per la competitività del Paese. Ma per cogliere questa opportunità, ha evidenziato nel corso della presentazione del report Francesco Starace, CEO e General Manager di Enel, è necessario dar vita a una infrastruttura capillare di colonnine di ricarica: un intervento sul territorio implementabile grazie ai fondi europei destinati alle Regioni e per il quale Enel, attraverso Global Business Line e-Solutions, è pronta a investire sino a 300 milioni nei prossimi 3 anni per un massimo di 12mila unità. L'obiettivo è far cadere l'ultimo tabù che blocca la diffusione delle auto elettriche: l'impossibilità di compiere grandi distanze con mezzi elettrici.

“Con questo studio puntiamo a creare una nuova consapevolezza nei policy maker e nel settore industriale”, ha spiegato Starace. “In Italia disponiamo infatti dell’unica rete digitalizzata a media e bassa tensione nel mondo, capace di supportare su grande scala una rapida diffusione dei mezzi elettrici”.

 

Per la realizzazione del report e-Mobility Revolution, The European House - Ambrosetti si è avvalsa di un gruppo di coordinamento (advisory board) di esperti internazionali tra cui Carlo Ratti, direttore del MIT Senseable City Laboratory negli Stati Uniti, e Maria Chiara Carrozza, professore ordinario di bioingegneria industriale, nonché membro della III Commissione Affari Esteri e Comunitari della Camera dei Deputati.

For the compilation of the report e-Mobility Revolution, The European House Ambrosetti set up an advisory board including international experts such as Carlo Ratti, Director of MIT Senseable City Laboratory in the United States, and Maria Chiara Carrozza, professor of industrial bio-engineering and member of the III Commission on Foreign and European Affairs at the Chamber of Deputies in the Italian Parliament.

La catena del valore della e-Mobility

Lo studio offre un'analisi completa del settore, realizzando la prima mappatura della Value Chain italiana dell'e-mobility, che oggi conta 160mila imprese per 823mila occupati. Il report  definisce inoltre uno strumento di misurazione per l’immediato futuro: l’Indice di Trasporto Elettrico (ITE). Questo permette di rilevare le performance delle 20 Regioni e delle 14 città metropolitane italiane, per sviluppare  una visione di medio-lungo termine, anche con riferimento alle 

politiche nazionali. Senza un coordinamento strategico sul piano politico, infatti, il rischio per l'Italia è di perdere i finanziamenti europei per le infrastrutture e posti di lavoro nella filiera.Il report e-Mobility Revolution offre dunque un'analisi di scenario concreta per iniziare a raccontare una nuova storia di eccellenza della manifattura italiana nell'automotive, più sostenibile e green, dal motore alle batterie, alla presa elettrica.