14 luglio 2023

Le auto elettriche inquinano?


Sapere se tali vetture inquinano e, in caso affermativo, quanto inquina un’auto elettrica, è molto importante per i tanti automobilisti che scelgono questi veicoli anche - se non soprattutto - per la loro sostenibilità. Di certo, il motore delle auto elettriche non emette gas di scarico, perché non richiede processi di combustione per funzionare, il che si traduce nell’azzeramento delle emissioni di CO2, ossido di azoto (NOx) e particolato fine (PM): ecco perché quelle elettriche vengono spesso definite auto a emissioni zero, con un grande beneficio della qualità dell’aria nei centri urbani.  

 

La questione, tuttavia, è più ampia e abbraccia anche le fonti energetiche, nonché la produzione del veicolo e delle sue componenti, a cominciare dalle batterie. Come vedremo, anche allargando a tali aspetti l’analisi, la mobilità elettrica si conferma una mobilità sostenibile.  

Quanto inquina un’auto elettrica?

Domandarsi quanto inquina auto elettrica presuppone una risposta piuttosto articolata. La vettura, come spiegato, non emette gas di scarico. Di fatto, le uniche componenti inquinanti dovute alla sua circolazione derivano dal consumo di pneumatici sull’asfalto e pastiglie per i freni. Ecco perché l’analisi dell’impatto ambientale del veicolo va ricercato soprattutto a monte: dunque, nelle fonti energetiche e nella sua produzione.

 

Quanto all’energia utilizzata per dare trazione all’auto elettrica, già oggi chi sceglie in Italia di caricare la propria vettura tramite le infrastrutture pubbliche di Enel X Way (mappa delle stazioni di ricarica) usufruisce di energia al 100% prodotta da fonti energetiche rinnovabili certificate. Del resto, l’obiettivo Net Zero di neutralità climatica in Europa per il 2050 e quello intermedio del pacchetto Fit for 55 per il 2035 stanno facendo accrescere la quota di fonti rinnovabili nel mix energetico delle varie nazioni europee. In Italia, per esempio, è stato registrato un valore di FER sul consumo interno lordo di energia elettrica pari al 35% nel 2021 (fonte MITE), che sarebbe stato persino superiore se non fosse diminuita l’energia idroelettrica disponibile a causa della siccità. 

 

Gli stessi obiettivi stanno peraltro determinando una produzione più sostenibile delle automobili, non solo di quelle elettriche, e alcune case automobilistiche vantano già oggi stabilimenti carbon neutral per le proprie vetture a batteria. E a proposito di batterie, torneremo a breve sull’impatto ambientale di quest’ultime.

Un’auto elettrica inquina quanto una a benzina o diesel?

Il raffronto con le vetture a motori più tradizionali è molto importante per capire quanto inquinano le auto elettriche. Ebbene, tali veicoli inquinano meno di quelli a combustibile in ogni parte del globo: lo afferma uno studio dell’International Council on Clean Transportation (ICCT), secondo cui le emissioni di CO2 di un’auto a batterie, “dal pozzo alla ruota”, sono in Europa inferiori di circa il 66-69% rispetto a quelle di una vettura a benzina di pari categoria, del 60-68% negli Usa, del 37-45% in Cina e del 19-34% in India. Lo stesso studio, peraltro, prevede addirittura che nel 2030 tale divario tra le auto a batterie e quelle a benzina sia destinato ad aumentare, come sottolineato dal grafico qui sotto. Di fatto, sono proprio le elettriche le auto che inquinano meno.

Quanto inquinano le batterie delle auto elettriche?

La produzione delle batterie delle auto elettriche richiede importanti processi di estrazione dei materiali da impiegare e di produzione degli stessi accumulatori. Parliamo di fattori produttivi che determinano una propria carbon footprint, destinata a una forte riduzione grazie allo smaltimento e al riutilizzo degli accumulatori: i nostri tecnici prevedono che entro il 2025 l’Europa riuscirà a riutilizzare 26 GWh di batterie e che l’Italia riciclerà entro il 2030 60.000 tonnellate di batterie all’anno. Ciò contribuirà a rendere la filiera produttiva dell’auto più sostenibile, eliminando gli sprechi nell’intera vita degli accumulatori.

 

Peraltro, le batterie dismesse che hanno ancora una buona capacità residua, cioè tra il 70 e l’80%, ben possono essere utilizzate ancora come second life battery in altre applicazioni, in particolare come sistema di accumulo. Ad esempio, per immagazzinare l’energia proveniente da impianti fotovoltaici domestici o per avere una riserva di elettricità per impianti industriali in caso di guasti e improvvisi black-out, come avviene nell’impianto Enel di Melilla.

Come possono le auto elettriche ridurre l’inquinamento?

Le auto elettriche daranno un grande contributo alla decarbonizzazione del settore dei trasporti e, in Europa, al raggiungimento dell’obiettivo Net Zero previsto per il 2050. Soprattutto nei centri abitati, contribuiranno a migliorare la qualità dell’aria e ad abbattere l’inquinamento acustico, con notevoli benefici per il benessere psicofisico di residenti e automobilisti. Pensateci ogni che volta che rimanete bloccati nel traffico tra lo smog e il rombo delle vetture incolonnate davanti a voi: non vi piacerebbe che fossero elettriche? 

 

Già oggi, come già osservato, tali veicoli fanno registrare un notevole abbattimento delle emissioni di C02 “dal pozzo alla ruota” rispetto alle vetture tradizionali, il che conferma la sostenibilità delle auto elettriche. Del resto, la quota di fonti rinnovabili nel mix energetico dei paesi europei (e non solo) è in crescita, e anche la produzione di batterie è destinata a essere sempre più sostenibile. Ciò avverrà grazie alle moderne tecniche di smaltimento e recupero dei loro materiali, nonché alla loro possibilità di impiego in altre applicazioni quando non più utili per i veicoli elettrici, ma con una discreta capacità residua.

Con l’utilizzo dell’auto elettrica si dovrà produrre più energia?

Sprecheremo meno energia, anche se produrremo più elettricità. Stando a un recente studio di BloombergNEF, si prevedono due possibili scenari per il 2040: 730 milioni di auto elettriche circolanti o addirittura 1 miliardo.

 

In entrambi i casi è previsto un modesto aumento dei consumi di energia elettrica, pari al 7% e al 9%, fino al 15% tenendo conto di bus e veicoli commerciali.

 

Consumeremo quindi più energia? No, perché il rendimento auto elettrica, che supera l’80%, o addirittura il 90%, doppia quello dell’auto con il motore termico più efficiente. In parole povere, se gran parte del carburante bruciato dai propulsori tradizionali viene trasformato in calore e non in energia cinetica, al contrario, quasi tutta l’energia utilizzata per i powertrain elettrici contribuisce con esito positivo al moto del veicolo. Di fatto, il rendimento del motore elettrico dell’auto è tale da ridurre al minimo gli sprechi.

 

Lo stesso può dirsi anche per il rendimento batterie auto elettriche, che si attesta fino al 96% sugli accumulatori al litio, lo standard attuale. In pratica, la quasi totalità dell’energia impiegata per caricare il veicolo finisce effettivamente nella batteria.

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