L’inquinamento è divenuto senza dubbio una piaga a livello globale, a cui bisogna trovare una cura attraverso nuove soluzioni. La
digitalizzazione, unita al binomio
innovazione e sostenibilità, può davvero essere la risposta a quella che,
secondo l’OMS, nel 2016 ha causato sette milioni di decessi nel mondo? Osservando attraverso una lente d’ingrandimento, quando una città può davvero essere definita “
green”? In che modo possiamo stabilire il virtuosismo di un centro abitato se non per la qualità dell’aria che vi si respira? In un tempo storico in cui sempre più spesso si parla di “
smart cities”, non è affatto in discussione come la mobilità sia il primo punto da prendere in considerazione. Per lo sviluppo di una “
città intelligente”, al passo coi tempi e con le esigenze di chi la abita e del Pianeta che la ospita, sono necessari: impegno, investimenti e una “visione” aperta al cambiamento e all’individuazione di tutte le opportunità a disposizione, anche in territori inesplorati. Non da meno, logicamente, risulta determinante la volontà di cittadini, istituzioni e imprese a partecipare alla transizione verso sistemi più efficienti e risorse più pulite.